Luisa Pianzola
Il ragazzo donna
La Vita Felice, Milano 2012
Collana Le Voci Italiane
Presentazione di Piera Mattei
pp. 120, euro 14
info e acquisti: www.lavitafelice.it
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Dalla prefazione di Piera Mattei:
[…] Viene usata una tecnica di nascondimento, di ellissi del fatto, che quasi per intrinseca necessità qui precede la scrittura e vi resta implicito. Si tratta di una sorta di ruminazione, che non vorrebbe, fin dove è possibile, dare conto di quanto è all’origine di una riflessione-riflesso. Non vuole dire (non subito) a cosa alluda un certo dettaglio, un certo sguardo appuntato sulla pagina. Una voce ventriloqua? Una voce che eccede nella sprezzatura fino a creare l’enigma? […] Luisa Pianzola con Il ragazzo donna sigilla una sua forte e originale poetica. Parla con brevi frasi che non conoscono speranza ma, ciò nonostante […] si aggirano tra gli oggetti quotidiani, tra la gente, e soprattutto tra le idee. Queste a loro volta, prima di essere affidate alla pagina – mentre i fatti restano occultati e lontani dalla scena – subiscono un processo di scarnificazione e lima. Procedimento attuato con pazienza e perfezione […] in un clima di calma piatta che copre e precede il respiro della burrasca.

Selezione critica
Piero Marelli, dicembre 2017: «(…) C’è nella scrittura di Luisa Pianzola una ragione profonda del dire, una ragione che viene dopo tutte le avventure liriche novecentesche, un bisogno, cioè, di ricomporre le parole della poesia in una “ricostruzione di senso”, dove lirica e antilirica si ricompongono in una diversa necessità. Non è una parola privata, ma la parola che la storia, o forse solo gli avvenimenti dei nostri anni, ci ha lasciato. Un’eredità da mettere continuamente in gioco: “dammi meno di un secolo di tempo e ti trasformo come si deve”, un passo che, penso, racchiude la sua poetica all’interno di una concretezza che a volte lascia sbalorditi, altre, con il desiderio di fare i conti con la sua poesia. C’è, inoltre, un bisogno di ricompattare la scrittura, non certo per un ritorno all’ordine o per una nostalgia del bel dire, che sarebbe niente, ma soltanto, e decisamente, per “ridare” un significato alla nostra condizione, dentro una confessionalità “spudorata” che trascina e commuove. E’ quella che Piera Mattei definisce la sua “ruminazione” (…)»

Il ragazzo donna offre una poesia di grande respiro e una scrittura originale, frutto di una ricerca e di una visione che si segnalano per profondità, rigore e compattezza. L’opera è studiata, lavorata e discende da uno stile aneddiano qui reso meno gelido e meno dolente (motivazione 2° classificato Premio Oreste Pelagatti 2013).

Alessandra Paganardi, recensione a Il ragazzo donna, in Punto. Almanacco della poesia italiana, n.3, 2013

Gianmario Lucini, I colori inquieti di Luisa Pianzola, in AA.VV., Poeti e Poetiche 2, Edizioni CFR, 2013

Roberto R. Corsi, Da Miniserie a Il ragazzo donna: la mia lettura a ritroso di Luisa Pianzola, novembre 2012 (pubblicato anche su www.lavitafelice.it)

Alessandra Paganardi, recensione a Il ragazzo donna, “Il Monte Analogo”, a. IX, n. 15, ottobre 2012

Roberto Caracci, Micro-architetture nel deserto, video-scheda realizzata in occasione della presentazione de Il ragazzo donna a Milano, Salotto Caracci, 30 ottobre 2012

Mariella De Santis, 29 settembre 2012: «Dalla lettura dei due libri di poesia Salva la notte e Il ragazzo donna ho ricevuto gioia e stimolo all’attenzione. Bello l’uso della lingua, non ovvio quello della struttura prosastica. Superano alcune esperienze in corso che hanno prodotto degli ibridi che non sono né prosa né poesia. Ho apprezzato la capacità di tenere il passo quietamente lirico anche su soggetti antilirici per convenzione».

Umberto Piersanti
(Presidente Giuria Premio nazionale Alpi Apuane 2012), 15 settembre 2012: «Il ragazzo donna si snoda attraverso un percorso architettonicamente costruito, segnato da citazioni che vanno al di là del mero dettaglio. La storia si organizza tra nascondimenti e porta il lettore ad aprirsi a personaggi, eventi ed idee con una sintassi semplice ed un lessico nudo ed essenziale». (motivazione terzo classificato)

Stefano Raimondi, recensione a Il ragazzo donna, “Pulp Libri”, n. 98, luglio-agosto 2012.

Roberto Deidier, 13 luglio 2012: «Ho letto Il ragazzo donna e mi è piaciuto molto. La poesia in prosa mi attrae da sempre e questo mi colpisce ancora di più quando le immagini non sono in-pensiero, per intenderci, ma sono immagini pensate che si riflettono nel doppio tipografico. È anche bello che l’azzurro della poesia si faccia cobalto e sia portato al massimo di tensione, intrappolato sul suo stesso limite, prima che esploda nell’oscurità di una notte tutt’altro che simbolica».

Alberto Mori, riflessioni su Il ragazzo donna, 5 giugno 2012 (pubblicato su www.lavitafelice.it).

Giampiero Neri, 21 maggio 2012: «Il ragazzo donna, un impegno difficile e coraggioso».